Oggi, questo moscio, ma splendido giorno, dove tutti si buttano ancora una volta sulle autostrade, per assistere all'autoindotta (perché partecipe) "catastrofe".
Sotto i tetti delle migliaia, se non milioni piccolissime stanze stipate di Homo sapiens sapiens, cani, gatti, uccelli, pesci, rettili e insetti di ogni genere, si compie il dramma dell'Agosto, anticipato o posticipato a secondo le capacità dei rispettivi portafogli. Il bollore come tutti gli anni si fa sentire nelle immancabili code, dove un cretino ha tamponato l'altro, oppure per cause che meglio si tacciono.
Bambini che litigano, imitando i genitori in prima fila del grande cinema famigliare, radunato per la prima volta e costretti a stare assieme a tutti i costi. Ragazzi che giocano al loro dispositivo elettronico, che sembra in simbiosi con le piccoli pesti. Da un lato entrato in catalessi giocosa, si dimostrano intoccabili e soprattutto inafferrabili verbalmente.
Qualcuno che beve, qualcuno che mangia, qualcuno che scherza. Eccezioni alla regola, dove conta solo arrivare. Il viaggio è il pegno da pagare e che spesso rovina tutto il giorno, dove si cerca di perdonarsi a vicenda con spese aggiuntive che fanno sorridere il cuore dei Vu Cumprà e dei Baristi e Gelatai.
Ferie!
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